La guida sotto l’effetto di stupefacenti è un reato di enorme gravità, ed ora è la corte costituzionale a doversi esprimere. I dettagli.
Il nuovo Codice della Strada, introdotto a partire dal 14 di dicembre del 2024, parla chiaro in riguardo alle multe previste per chi viene beccato a guidare sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. La sanzione è compresa tra 1.500 e 1.600 euro, più l’arresto dai tre mesi ad un anno, una sterzata netta che vuole mirare a diminuire pericoli ed incidenti provocati da chi assume determinate sostanze prima di mettersi al volante.

Come purtroppo accade di frequente, sono troppe le vite che vengono spezzate da gente irresponsabile, che non solo mette a rischio la propria vita, ma che spesso strappa quella degli altri. Riguardo al nuovo CdS, tuttavia, non sono mancate le polemiche, visto che è nata una differenza importante, su cui dovrà esprimersi la Corte costituzionale. In passato, veniva punito chi guidava in stato di alterazione psicofisica, mentre oggi è prevista la sanzione per chi guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope. In sostanza, ora si viene sanzionati anche nel caso in cui si è semplicemente positivi al test, pur apparendo lucidi nel momento del controllo. Scopriamo cosa potrà accadere.
Multe, la parola alla Corte costituzionale
Durante la discussione in Parlamento del disegno di legge, si è scatenata la polemica sull’articolo 187. Ricordiamo che il 24 di dicembre, una donna ha causato un incidete per poi affermare, in ospedale, che prima di guidare aveva assunto tre gocce di ansiolitico, oltre che raccontare di assumere un farmaco per trattare una patologia cronica. Il PM ha stabilito che la donna fosse così punibile in base all’articolo 187, in quanto le sue urine avevano evidenziato la positività agli oppiacei. In questo caso, vennero sollevati dei dubbi sulla costituzionalità dell’articolo, ed il Gip ha deciso di accogliere il ricorso.

A suo parere, le nuove regole sarebbero sproporzionate in relazione all’obiettivo di tutelare la sicurezza stradale. Il motivo? Pur risultando positivi a determinati test, si può comunque guidare in sicurezza nel caso in cui si assumano determinate tipologie di farmaci. La Corte costituzionale dovrà stabilire se la questione sollevata dal Gip possa essere ammissibile o meno, e nel caso in cui la risposta sia affermativa, si analizzerà la costituzionalità della norma. Nel caso in cui non dovesse essere considerata costituzionale, l’articolo 187 non sarebbe più ammissibile, e la questione dovrà essere affrontata.