Benedetto Vigna, amministratore delegato della Ferrari, ha raccontato il motivo per cui il Cavallino è una realtà superiore alle altre.
Nato a Potenza il 10 di aprile del 1969, Benedetto Vigna è un fisico e dirigente d’azienda, amministratore delegato della Ferrari dal primo di settembre del 2021. Sotto la sua gestione, da uomo fidato di John Elkann, ha condotto il Cavallino a dei risultati mai raggiunti in passato dal punto di vista aziendale, anche se nel motorsport le cose non stanno andando come i tifosi vorrebbero, soprattutto in F1, visti i successi nell’endurance.

Benedetto Vigna si è laureato con lode in fisica subnucleare a Pisa, nel 1993, per poi fare le proprie esperienze preliminari al CERN di Ginevra. Non sono mancate le innovazioni in termini di automotive con un sensore di movimento tridimensionale applicato agli airbag, ed è poi stato impegnato anche nel mondo dei videogiochi e della telefonia. L’arrivo in Ferrari ha cambiato la sua vita e lo ha reso parte del sogno del Cavallino, che lui ha voluto raccontare nei dettagli.
Ferrari, ecco il racconto di Benedetto Vigna
L’ad della Ferrari Benedetto Vigna è stato intervistato in questi giorni, ed il sito web “Formulapassion.it” ha riportato le sue dichiarazioni: “La Ferrari non è un’auto, è un sogno. Voglio essere dentro questa realtà, capirla da angoli diversi. Nessuna azienda sarà mai perfetta, dobbiamo tenere, anche come Ferrari, sempre tutte e quattro le ruote per terra. Noi dobbiamo fare un lavoro più poetico, ed io ho sempre avuto un mio approccio. Non ho intenzione di comandare, voglio imparare insieme agli altri. Voglio vedere la realtà da ogni angolo. Senza i miei colleghi, non riuscirei a guidare la Ferrari. Sono orgoglioso di avere un team di questo livello, e vogliamo imparare ogni giorno qualcosa, giorno dopo giorno“.

Vigna ha sempre parlato con grande orgoglio di quella che sarà la prima Ferrari elettrica della storia, che sarà svelata il 9 di ottobre prossimo. All’amministratore delegato è stato chiesto come saranno le Rosse del futuro, e lui ha risposto in maniera intelligente: “Nel lusso, il prodotto è importante, ma lo è altrettanto l’esperienza. Come saranno le Ferrari del futuro? Avranno quattro ruote, un volante e dei vetri, Io le ho guidate e sono divertenti, ve lo posso garantire“.