Dalla collaborazione delle più grandi case giapponesi al mondo è nato un nuovo motore che potrebbe pensionare diesel e benzina.
Francois Isaac de Rivaz progettò nel 1806 il motore De Rivaz, il primo motore a combustione interna che funzionava con una miscela di idrogeno e ossigeno. Étienne Lenoir realizzò così la Hippomobile nel 1863. Paul Dieges brevettò nel 1970 una modifica al motore a combustione interno a benzina per trasformarlo in un motore a combustione di idrogeno.

Sulla base di questo passato in Giappone si stanno creando alleanze tra case automobilistiche e motociclistiche come Mazda, Toyota e Subaru, che hanno intenzione di sviluppare insieme a Kawasaki, Suzuki, Honda e Yamaha il progetto HYSE. Si tratta di motori a idrogeno per una piccola mobilità. A dimostrazione che la transizione ecologica è possibile e non è solo elettrica, il progetto è stato accolto dal ministero dell’economia e del commercio giapponese con entusiasmo.
Il motore che creerà nuovi orizzonti tecnici
Le sinergie ingegneristiche e commerciali porteranno sul mercato nuovi propulsori innovativi ad impatto ambientale zero. La Kawasaki ha di recente svelato una moto a idrogeno HYSE che rappresenta la Toyota Mirai del settore delle due ruote, con tecnologia fuel cell, un dispositivo elettrochimico che permette di ottenere elettricità direttamente da certe sostanze, tipicamente da idrogeno e ossigeno, senza che avvenga alcun processo di combustione termica.

In Europa non si è ancora pronti, anche perchè come per le auto elettriche le colonnine di ricarica, dovranno essere fruibili in ogni dove. Attualmente esistono delle automobili che utilizzano la combustione interna dell’idrogeno, per esempio la BMW Hydrogen 7. I veicoli che utilizzano l’idrogeno come combustibile sono per esempio alcuni razzi. La NASA utilizzava l’idrogeno per lanciare gli Space Shuttle nello spazio. Le implicazioni sono serie e globali, aprendo a nuovi scenari in chiave futura nel complesso mondo della mobilità sostenibile che sta per archiviare il petrolio.
Questa rivoluzione sarà ben sostenuta dai governi e dall’Europa sempre più green e sensibile all’ impatto ambientale di veicoli a combustione termica. Le vetture a idrogeno sono, attualmente, disponibili solo come modelli dimostrativi per locazione in numero limitato e non sono ancora pronti per l’uso pubblico. Il numero stimato di veicoli alimentati a idrogeno negli Stati Uniti è ancora piuttosto basso, ma la novità lanciata in Giappone potrebbe fare la differenza in chiave futura.