Per Maserati c’è ancora la speranza di un futuro positivo. Almeno la produzione di due importanti modelli della gamma rimarrà a Modena.
La crisi della Casa del Tridente è profondissima, una delle peggiori della sua lunga storia. La Maserati fu fondata a Bologna il 1º dicembre 1914 da Alfieri Maserati, la direzione è stata spostata nel 1939 a Modena dopo l’acquisto dell’azienda da parte dell’imprenditore modenese Adolfo Orsi, tuttora sede del marchio. Dal 1968 al 1975 è stata di proprietà della casa francese Citroën per poi essere acquisita dal pilota e industriale Alejandro de Tomaso.
Nel 1993 passò al Gruppo Fiat, che le permise di collaborare con il marchio Ferrari. Dopo la fusione tra il FCA e PSA appartiene al comprensorio Stellantis dal 2021. Maserati e Modena hanno un legame storico ed affettivo, l’amministratore delegato della Maserati, Santo Ficili ha commentato: “Con l’avvio della produzione nel quarto trimestre del 2025, stiamo rafforzando le nostre radici, offrendo al contempo la flessibilità e l’innovazione che i nostri clienti si aspettano. Siamo guidati dal nostro cuore modenese: questa terra è la pietra angolare del nostro brand straordinario, il più longevo di tutta la Motor Valley italiana, capace di portare nel mondo una visione unica di performance e piacere di guida. L’impegno del Marchio nei confronti della comunità locale è sempre vivo e, allo stesso tempo, vogliamo creare nuove opportunità di crescita“.
Il trasferimento da Torino a Modena per le due autovetture del Tridente, Maserati GranTurismo e GranCabrio, è un ritorno al passato ma il legame con Mirafiori resta nella fabbrica torinese, infatti, “continueranno ad essere realizzate le attività di lastratura e verniciatura di Maserati GranTurismo e Gran Cabrio“.
Santo Ficili continua dicendo: “Riportare la GranTurismo e la GranCabrio a Modena è una decisione orgogliosa e strategica che unisce il nostro patrimonio industriale con le capacità del futuro, per il quale è doveroso anche ringraziare i colleghi di Mirafiori per lo straordinario lavoro fatto nella prima fase di produzione negli ultimi anni“. A tal proposito, Ficili ha spiegato che “parallelamente allo spostamento dell’attuale produzione di GranTurismo e GranCabrio, partirà a Torino la produzione della nuova 500 ibrida, che garantirà continuità operativa alle Carrozzerie di Mirafiori e alle sue persone“. Si spera che tutto questo possa portare a una nuova era.
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