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Allarme furti, fate attenzione: svelata l’auto preferita dai ladri

Il mercato nero delle auto rubate continua a crescere in Italia, con alcuni modelli che sembrano esercitare un’attrazione irresistibile sui malintenzionati.

Come in un film poliziesco degli anni ’70, le strade italiane sono tornate ad essere teatro di un crimine tanto antico quanto redditizio. I numeri parlano chiaro e raccontano una storia che ha il sapore amaro della disillusione. Come foglie al vento, nel 2023 sono svanite nel nulla oltre 131 mila automobili. E pensare che solo la metà di queste farà ritorno a casa. Il resto? Dissolto nel nulla, come neve al sole.

I ladri preferiscono i SUV renaultnews.it

La Campania si conferma la terra promessa dei ladri d’auto. Come una calamita, attira a sé oltre 26 mila furti all’anno. Un primato che nessuno vorrebbe detenere. Il Lazio non sta certo a guardare, con quasi 17 mila colpi messi a segno. Un vero e proprio triangolo delle bermude si estende poi tra Puglia, Sicilia e Lombardia, dove migliaia di auto svaniscono ogni anno.

La mappa dei furti: dove colpiscono di più

La vera sorpresa arriva quando si guarda ai modelli più gettonati. La vecchia cara Panda, l’auto della porta accanto, è diventata il bottino più ambito. Oltre 12 mila esemplari spariti in un anno. Una su dieci, tra tutte le auto rubate in Italia. La famiglia Fiat domina questa particolare classifica: dopo la Panda, ecco la 500 e la Punto a completare un podio tutto italiano.

Volkswagen Golf (Volkswagen) renaultnews.it

Ma i tempi cambiano, e con essi anche i gusti dei ladri. Come surfisti che seguono l’onda giusta, i malviventi hanno iniziato a puntare sui SUV. Un furto su cinque riguarda questi veicoli alti e spaziosi. La 500X e la Jeep Renegade sono in cima alla lista dei desideri della malavita.

C’è però anche qualche buona notizia. Otto regioni resistono come fortini inespugnabili, con meno di 600 furti all’anno. Dalla Valle d’Aosta al Molise, passando per Liguria e Marche, esistono ancora luoghi dove parcheggiare senza il cuore in gola.

Alcuni modelli sembrano avere un biglietto di sola andata: la Golf, la C3 e la Smart spariscono come in un trucco di magia, con possibilità di recupero bassissime. Un mistero che sa di mercato nero e ricambi di dubbia provenienza.

Il fenomeno dei furti d’auto assomiglia sempre più a un fiume carsico: sparisce sottoterra per riemergere dove meno te lo aspetti. Un business che si evolve e si adatta, seguendo mode e mercato. Come un’ombra che si allunga al tramonto, continua a proiettarsi sulle nostre città, ricordandoci che la prudenza non è mai troppa.

Antonio Pinter

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